Nuove osservazioni sull’attività scrittoria nel Vicino Oriente antico

 

Le New Observations on Scribal Activity in the Ancient Near East, qui proposte in traduzione italiana, fanno parte di una miscellanea dal titolo assai eloquente: Voice, Text and Hypertext at the Millennium: Emerging Practices in Textual Studies. In questo intenso saggio, lo studioso americano riesce a sviluppare in maniera decisa, seppur introduttiva, un ragionamento che ha come soggetto il ruolo e il significato della “parola”, sia essa scritta che parlata, nel mondo Mesopotamico, Egizio ed Ebraico. Ne risulta un testo breve ma fruibile, pieno di immagini evocative e di rimandi bibliografici, che, se da un lato, ci introduce al mondo magico della “parola” e dei mestieri a essa connessi nell’antico Vicino Oriente; dall’altro, ha il merito di invitare il lettore a riflettere, in tempi di abuso e non curanza, sulla potenza e sulla natura della “parola” stessa, nonché a prendere maggiore coscienza dei nostri media digitali, dei quali antiche tradizioni scribali, apparentemente estranee al nostro mondo esperto di tecnologia, avevano già ben delineato il paradigma.

 

Sfoglialo sul sito del Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca

 

Editore

CRELEB - Università Cattolica, Milano

Uscita

giugno 2014

Prezzo

gratuito on line

Recensioni

Giulio Busi, Gli scrivi e il cosmo, in “Il Sole 24 Ore”, domenica 15 marzo 2015, p. 37 – Link